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"RICERCHE ARCHEOLOGICHE NELLA TORRE MAGGIORE DI CASTELLO DEL MATESE. Lo scavo ed i materiali."
 
Sono presentate le sequenze stratigrafiche dello scavo che ha interessato la torre maggiore della fortificazione normanna di Castello del Matese e il materiale ceramico rinvenuto nel riempimento della stessa, che costituiva il punto più alto di difesa di Piedimonte Matese, città pedemontana sita al confine tra la Campania ed il Molise. La torre fu interessata da fasi di abbandono con riempimenti progressivi tra il XVII ed il XVIII secolo. Le ceramiche sono interessanti sia per la tipologia che per i decori. Oltre alla residuale ceramica graffita del XVI secolo, prodotta in area molisana, sono state rinvenute alcune brocche o boccali trilobati, databili al XVII secolo e decorati con motivi tardocompendiari che trovano confronti in area abruzzese nell'ambito delle varie produzioni degli artigiani di Castelli. Alla fine del XVII ed inizio del XVIII secolo i motivi decorativi delle forme sia aperte che chiuse trovano confronti anche con quelli di area campana. La località pur lontana dai grandi centri mostra vivaci rapporti con i mercati abruzzesi e napoletani che venivano ad essere favoriti dalla viabilità che conduceva al tratturo regio ed alla via per Napoli. Il rinvenimento di tali materiali è il primo in area matesina ad evidenziare archeologicamente la presenza di ceramiche tardocompendiarie, sinora note solo da attestazioni in ambito di collezioni museali di provenienza incerta.